Contenuto principale

HARMONICES MUNDI

PREMIO ARCHIMEDE 2018 - “MATEMATICA E’ CULTURA”

LICEO SCIENTIFICO BENEDETTO CROCE - PALERMO

 

HARMONICES MUNDI

GIOVANNI KEPLERO

PREMESSA ALLA TRADUZIONE

Nel testo latino si fa uso di termini geometrici quali trigonus, tetragonus, pentagonus, e così via dicendo. È importante specificare, però, che la generica traduzione “triangolo”, “quadrilatero” e “pentagono” non è appropriata. Infatti le figure a cui si fa riferimento nel testo, con le

relative misure degli angoli, sono esclusivamente poligoni regolari. Dunque la traduzione di trigonus è triangolo regolare (triangolo equilatero), la traduzione di tetragonus è quadrilatero regolare (quadrato), la traduzione di pentagonus è pentagono regolare. Per questo si è preferito tradurre termini quali “angolus trigonicus” con l’italianizzazione del termine latino

in "angolo trigonico", poiché con questa sintetica espressione si indica in realtà il concetto più esteso di “angolo di un triangolo equilatero”.

 

PROEMIUM

[lat] Essentiam singularum Figurarum Regularium Mentalem seu νοερεν hactenus explicavi: sequitur earum junctarum Propietas, & veluti Effectus intra Geometriam, qui est. Congruentia vel Insociabilitas. Non sunt enim eiusdem latitudinis, Demonstrabilitas & Congruentia, cum illa singularum sit, & cum ipsa duplicatione continua laterum unius figurae in infinitum excurrat; ista certis coartata legibus, quibus plures figurae in unam societatem, vocantur, ob angulorum incrementa se ipsam praepediens, citō desinat. Et quamvis delectus sit graduum scientiae demonstrationisque, & plurimūm differant nobilitate, illae quas nos explicavimus, ab iis quas dimisimus fine nomine: non tamen ne cum hac quidem demonstrationis nobilitate, Congruentia planē pari passu ambulat: adeoque unum alterius causa non est, sed utrumque ex eadem communi causa (quae est angulorum figurae aptitudo), quodque tamen suis legibus, dependet. Quantoperē verō necessaria sit nobis haec quoque speculationis pars, ex ipso totius operis instituto videre est. Cūm enim originem Harmonices, eiusque Effectus in toto Mundo praestantissimos, explicandos sumpserimus; quomodo de congruentia figurarum; quae sunt proportionum Harmonicarum scaturigines, verba nulla faciamus: cūm idem sonet Latinis Congruere & Congruentia; quod Graecis άρμόττειν & άρμόνία ? cūm hic figurarum effectus intra Geometriam, intraque Architectonices partem illam, quae circa Archetypos versatur, fit quaedam velut imago & praeludium Effectuum extra Geometriam, extraque mentis conceptus; in ipsis rebus naturalibus & coelestibus? cūm proprietas haec congruētiae, quae in structuram

  • corporationem aliquam exit, talis sit, ut vel ipsa Mentem speculatricem in vitet ad aliquid etiam foris faciendum, creandum, corporandum: utque latens inde ab aeterno in superbenedicta mente divina; per Idearum ordines, tanquam bonum summum, sui communicativum, contineri in sua abstractione non potuerit quin in Creationis opus prorumperet, Deumque Creatorem efficeret corporum sub iisdem figuris conclusorum. De hac igitur figurarum Congruentia paucis agam; cūm demonstrationes difficiles nequaquam sint, nec alio penē apparatu, quām ipsa figurarum pictura indigeant.

download documento originale con traduzione in Italiano

 

La traduzione è stata curata dagli studenti S. Muratore, A. Fiorentino, G. Acquavia, A. Alauddin, V. Catalano, L. Fernandez, S. Mangiapane, G. Scarpaci, G. Capra, R. Taormina, G. Imburgia con la supervisione della Prof.ssa I. Tondo

 

Johannes_Kepler_-_Harmonices_Mundi_Libri_V

Harmonices Mundi (in latino letteralmente L'armonia del mondo, 1619) è un trattato di Keplero in cui egli discute alcune analogie fra l'armonia musicale, la congruenza nelle forme geometriche e i fenomeni fisici. L'ultima parte del libro contiene l'enunciazione della terza legge di Keplero sul moto dei pianeti.

Il libro è suddiviso in cinque capitoli: il primo sui poligoni regolari, il secondo sulla congruenza di figure, il terzo sui temperamenti e sulle origini delle proporzioni armoniche in musica, il quarto sugli aspetti astrologici e l'armonia; il quinto sull'armonia dei moti dei pianeti e sulla risonanza orbitale.

Sin da Pitagora viene teorizzato il principio della musica delle sfere; Keplero, in questo libro, fondò questo concetto metafisico sulle leggi del moto planetario: secondo Keplero, la musica delle sfere è il mezzo che connette geometria (in particolare geometria sacra), cosmologia, astrologia, le armoniche e la musica.[1]. Trovò, sorprendentemente, che la differenza fra la massima e la minima velocità angolare dei pianeti nella loro orbita approssima una proporzione armonica: la massima velocità angolare e la minima velocità angolare della Terra misurate dal Sole variano di un semitono (cioè sono in rapporto 16:15); come fra le note mi e fa. Venere invece varia di meno, avendo un rapporto fra queste velocità di 25:24. Keplero dà una ragione misticheggiante circa la variazione della velocità della Terra:

« La terra canta Mi, Fa, Mi: potete dedurre persino dalle sillabe che in questo mondo non vi è che Miseria e Fame »

(Keplero, Harmonices Mundi, Cap. V)
Viste queste variazioni, Keplero deduce che raramente vi sarà una consonanza perfetta fra le musiche prodotte dalle sfere, tuttavia nota che per tutte le coppie di pianeti vicini eccetto una (la coppia Marte-Giove), i rapporti fra le rispettive velocità angolari approssimano intervalli musicali consonanti con un margine di errore minore di un semitono (un intervallo di 25:24). Dopo una lunga digressione astrologica, Keplero, analizzando questi rapporti giunge a formulare la terza legge sul moto planetario nel capitolo V.

[wikipediascarica il testo originale de: Harmonices Mundi - Libri VHarmonices Mundi - Libri V

Tassellazioni, solidi archimedei, poligoni stellati nell'Harmonices Mundi di Keplero

di Aldo Brigaglia Palermo


Sunto: Si descrivono i principali contributi di Keplero allo studio delle tassellazioni e dei poliedri, attraverso un esame dei testi Strena e Harmonices Mundi.

Tutti ammettono la grande utilità pratica della matematica, l’enorme varietà delle sue applicazioni, tuttavia molti la considerano una scienza arida e fredda, nemica in fondo dell’arte, della fantasia, del sogno. … forse occorrerebbe ripetere più spesso che la prima dote del matematico è la immaginazione … Naturalmente … il matematico deve tradurre i propri sogni in un linguaggio che può essere compreso senza ambiguità ed equivoci. (De Giorgi).
Nessuno più di Keplero sembra rispondere a queste caratteristiche. Un sognatore che traduce i suoi sogni in straordinarie e potenti intuizioni matematiche. In questo mio intervento cercherò di descrivere i contributi del matematico tedesco in un settore della matematica in cui egli ha dato contributi fondamentali: lo studio delle tassellazioni del piano e dei poliedri nello spazio, un settore in cui una visione mistica della simmetria si unisce a un gusto della precisione e del dettaglio matematico del tutto moderni.
Una avvertenza: Keplero è giustamente noto soprattutto per i suoi straordinari contributi all’astronomia e i temi che tratterò in questo intervento appaiono lontanissimi da quelli astronomici. Ma in realtà l’opera di Keplero è estremamente unitaria: le tassellazioni fanno parte della ricerca dell’armonia del mondo così come le leggi del moto dei pianeti. Se in questo intervento sarò costretto a limitarmi a qualche accenno agli aspetti unificanti, ciò sarà da considerare come un limite a cui sarà possibile ovviare attraverso la lettura di alcuni dei testi proposti in bibliografia.
È un Keplero venticinquenne che, nel 1596, pubblica il suo primo capolavoro, il Mysterium Cosmographicum, nel quale enuncia il programma di ricerca cui si atterrà tutta la vita, e in questo programma compaiono subito, in modo determinante, i poliedri.
Come è noto, Keplero, ancora legato allo schema copernicano delle orbite circolari, crede di aver trovato le ragioni sia del numero dei pianeti che dei raggi delle loro orbite. Le orbite seguono le sfere rispettivamente iscritte e circoscritte nei cinque solidi regolari. I pianeti sono quindi sei, perché i solidi platonici sono cinque e i raggi delle orbite corrispondono (più o meno) a quelli delle sfere. 

scarica l'articolo completo con le figure da qui

Tassellazioni III O Liceo Croce di Palermo

Testo Canzone “Errore di Calcolo”

Tra poesia e canzone senza esitazione,
quello che ho scelto è la seconda opzione,
per questo canterò, dicendo tutto quello che ho appena studiato.
Per quanto il giorno prima passi le ore a ripassare, poi durante i compiti non faccio altro che sbagliare ma, non mi preoccupo… è solo un errore di calcolo.
Ma-a-a io lo farò meglio possibile
nel banale sarò irriducibile
Mmm…eeeeeee…
Più complicato di polinomi
Acqua passata ormai siam più bravi, con lo studio intanto andremo ancor più avanti.
Alle mie parole non voglio mettere troppi freni, 
punto solo al massimo, in mente ho due voci come le equazioni, che fanno i sistemi…
Teoremi di logica, che risolviam, senza difficoltà per ooora. Senza tecnologia, la geometria , calcolatrice via, si usavan le mani, come gli egiziani.
……tu tu tu……….
Come un falso quadrato, che da tempo fa sbagliar… ma ti ha soltanto ingannato. Ma adesso abbiam più praticà.
Woooo wooo o o… mmm…
Come quando cerchi nella pagina piena di radicali,
alcuni esercizi purché non siano banali,e si crea una certa tensione, maggiore o uguale di quando c’è una disequazione.
Si usava il modo detto ‘‘della falsa posizione’’ per poter fronteggiare una qualsiasi equazione,e ormai non lo usiamo più perché c’è stata un’evoluzione.
Momenti di rabbia per un errore, è fatto il test, niente da FARE.
Algebra, la vera incognita non è la X, ma se riuscirò a fare i problemi, comunque l’interrogazione andrà..alla perfezione.
Cerchi, poligoni, rombi, trapezi se li guardi in modo distratto, è un concetto astratto. Questo,proprio come enti primitivi, a spiegarlo io non ci riesco. 

di Dario Corselli III O

ascolta Errore di Calcolo

cappella palatina definitivo

Particolare della Cappella Palatina presso Palazzo Reale di Palermo riprodotto in Geogebra da Samuele Mangiapane III O

DSC 0318

Particolare della Cappella Palatina presso Palazzo Reale di Palermo

il video è stato realizzato e riprodotto in Geogebra da Samuele Mangiapane IIIO

 

scarica la presentazione AllascopertadelleTassellazioni.pdf

Alla Scoperta delle Tassellazioni

Le Geometrie Sacre